SOCIOLOGIA 1: La sociologia e la società industriale avanzata (pag. 94 - 109)

La sociologia e la società industriale avanzata

→ Le teorie del conflitto 

- aspetti più conflittuali che continuavano ad essere presenti nella società → messi in luce da alcuni studiosi. 

- tali conflitti si manifestavano in due modi: 

1. carattere coercitivo di molte istituzioni sociali (polizia, carcere, ecc); 

2. meccanismi più nascosti di manipolazione dell'esistenza personale (imposizione di modelli culturali, ecc);

- nascita delle teorie del conflitto→ i conflitti non si possono eliminare da una società 

→ Charles Wright Mills 



1916-1962

-figura di spicco delle teorie del conflitto 






- disse che in America il potere fosse nelle mani dei politici, degli industriali e dell'esercito → si influenzavano a vicenda 

- "colletti bianchi" → nuovo ceto medio → presero il posto degli agricoltori e dei liberi professionisti 

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c'è questo cambiamento per due motivi: 1. affermazione della grande impresa 2. espansione dell'apparato statale 

- nascita di figure professionali nuove ed indipendenti 

→ La scuola di Francoforte 

- principale corrente sociologica opposta al funzionalismo →  la teoria critica elaborata dalla scuola di Francoforte.

- principali esponenti (che erano filosofi):





Theodor W. Adorno (1903-1969)








Max Hokheimer (1895-1973)









Herbert Marcuse (1898-1979)





- teoria critica rivela una denuncia e un tentativo di cambiamento delle forme di dominio economico e politico di una parte della società su tutto il resto

- per i francofortesi la sociologia deve impegnarsi a sviluppare conoscenze utili a migliorare la vita delle persone nella società 

→ La società di massa 

- fu un fenomeno sociale caratteristico della società industriale avanzata.

- nel corso del XX sec. si afferma una società in cui grandi masse di popolazioni hanno avuto voce nella determinazione del proprio destino. 

- società di massa = sistema in cui vasti strati sociali possono accedere alle risorse economiche, politiche e culturali della nazione → NON vuol dire che da a tutti pari opportunità. 

- società di massa è una forma di perpetuazione delle tradizionali forme di dominio di una parte minoritaria e potente sulla maggioranza della popolazione. 

- membri  ebrei della scuola di Francoforte si trasferiscono negli Stati Uniti durante il nazismo, avevano un sogno→ lavorare in un contesto che consentisse agli intellettuali di esprimere liberamente il proprio pensiero, lontani dalle minacce. 

- si accorsero che negli USA le persone erano comandate dall'alto. 

- realizzarsi nella società americana voleva dire acquistare e consumare. 

- più si consumava più si produceva.   

- l'unica libertà era quella di consumare e questo marcava ancora di più le disuguaglianze.

- libertà individuale, che in apparenza nella società contemporanea era in crescita, si rivelò una finzione

→ Ralf Dahrendorf e il conflitto di classe 

- il conflitto più persistente anche nel dopoguerra è quello tra le classi.



1929-2009

- sociologo e politico tedesco 

- affrontò la questione delle classi




- disse che nel XX non era più possibile distinguere le varie classi solo guardando l'ambito economico, ma bisognava rileggere il fenomeno a partire dalla questione dell'autorità

- chi esercita in maniera legittima l'autorità, si aspetta di essere ubbidito in virtù della posizione che occupa. Colui che riceve l'ordine potrebbe non svolgerlo compiendo un atto di insubordinazione. 

- se esiste l'autorità ci sono anche un sovraordinato e un subordinato → nascita conflitto 

- nel dopoguerra, nel conflitto ci sono coinvolti gruppi, meno compatti e meno numerosi 


RISPOSTE: pag. 97 

1. Quali aspetti della società dell'epoca evidenziavano le teorie del conflitto?

1. Aspetti conflittuali che si manifestavano sia nell'esplicito carattere coercitivo di molte istituzioni sociali, sia in meccanismi più nascosti di manipolazione dell'esistenza personale.

2. Quale importante cambiamento nella società americana fu rilevato da Mills?

2. Cambiamento nelle classi sociali, come la nascita dei "colletti bianchi"

3. Secondo i membri della scuola di Francoforte, quale doveva essere il ruolo della sociologia?

3. Per loro la sociologia doveva impegnarsi a sviluppare conoscenze utili per migliorare la vita delle persone nella società 

4. Che cosa si intende per società di massa?

4. Si intende un sistema in cui vasti strati sociali possono accedere alle risorse economiche, politiche e culturali della nazione, ma ciò non vuol dire che tutti hanno pari opportunità. Infatti è una forma di perpetuazione delle tradizionali forme di dominio di una parte minoritaria e potente sulla maggioranza della popolazione. 

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L' approccio fenomenologico e le sociologie "micro"

→ Dal macroscopico al microscopico 

- a partire anni sessanta del secolo scorso: profondo rinnovamento del mondo di affrontare lo studio dei fenomeni sociali. Fino ad allora la sociologia aveva studiato fenomeni sociali macroscopici, coinvolgevano tutta la società (industrializzazione, secolarizzazione, inurbamento, società di massa, ecc...), portavano a teorie macro

- a partire dagli anni sessanta si sviluppano in America → tendenze accomunate dalla corrente filosofica della fenomenologia. Si perde interesse per le strutture generali della società, ci si concentra su fenomeni sociali microscopici → interazioni tra individuo e individuo in piccoli gruppi, in ambienti particolari (scuola, manicomio, casa, ufficio), in situazioni determinate (incontro con lo straniero, competizione sportiva, rapporto tra i sessi). La società macro perde rilevanza e prendono importanza i "pezzi di mondo " in cui ciascuno vive la sua vita→ nascita  teorie micro.

→ I significato delle situazioni: Alfred Schütz 


- atteggiamento fenomenologico in sociologia è stato introdotto da Schutz (1899-1959)(austriaco emigrato in usa per fuggire al nazismo).

- fenomenologia consiste nella convinzione che la realtà esterna a noi stessi (realtà oggettiva), abbia significato e rilevanza per la nostra vita NON in se stessa in maniera diretta e causale, ma solo in relazione al modo in cui interpretiamo le situazioni e di conseguenza al modo in cui facciamo esperienza di esse. Da un punto di vista sociologico questo comporta che i fenomeni sociali vadano fondamentalmente interpretati attraverso i vissuti individuali di chi ne prende parte. 


- le esperienze di ciascuno sono uniche , non tutti abbiamo alle spalle le stesse esperienze. La situazione biografica in base alla quale ognuno di noi da un significato a un esperienza è diversa per tutti, irripetibile.

- non esistono situazioni collettive oggettivamente date, ma le situazioni collettive sono il risultato delle molteplici interpretazioni che ne danno coloro che ne sono coinvolti. 

→ Le tipizzazioni (pag. 99)

- ogni nuova esperienza è importante in base a come e se si ricollega a un esperienza passata. 

- la somiglianza di ciò che vediamo con ciò che abbiamo già visto è il principio ordinatore attraverso cui diamo sistemazione al cosmo che ci circonda → così ci formiamo un idea del mondo sociale per tipi o categorie (il lettore, l'automobilista, il consumatore, il controllore, ecc..).

-  non appena identifichiamo una persona o una situazione come pertinente ad una certa tipologia,  ci aspettiamo che quella persona segua determinati schemi di comportamento o che quella situazione si svolga in un determinato modo. 

- appena incontriamo qualcuno lo identifichiamo subito in una categoria (prima ancora di conoscere sapere il nome), farà pare di qualche "tipo" sociale (passante, amico di un amico, estraneo, ecc...). È in base a queste tipizzazioni che ci aspettiamo un tipo di comportamento piuttosto che un altro. 

→ L'interazione tra persone: George Herbert Mead


George Herbert Mead (1863-1931) uno dei principali membri della scuola di Chicago, ritiene che nella realtà non esistono significati oggettivi.

- crede che per comprendere l'agire dei singoli, sia necessario considerarli all'interno di un contesto sociale. Le situazioni acquisiscono significato in base all'interpretazione che ciascuno dà di esse, ma questo significato ha una realtà oggettiva. Derivano dalle interazioni dell'individuo con gli altri. 


- tesi: se è vero che la vita sociale è fatta dei significati che i singoli attribuiscono alle situazioni, è  anche vero che tali significati nascono solo nel corso delle interazioni tra le persone. 

L'interazionismo simbolico 


- Herbert Blumer (1900-1987) esponente più noto dell'interazionismo simbolico (corrente sociologica nata dalle considerazioni di Mead) 

- "simbolico" perché secondo Mead, l'uomo, al contrario dell'animale, può diventare consapevole dei significati che essi danno alle situazioni, li possono pensare e ne possono parlare. Con il linguaggio le cose cambiano: le persone entrano in rapporto cn lo scopo preciso di comunicare. Se riescono ad intendersi è perché convergono sull'interpretazione delle situazioni delle quali parlano e sui segni o simboli che usano per parlarne 

-  l'interazione tra esseri umani è dunque essenzialmente simbolica, cioè fondata sull'uso della comunicazione linguistica, tramite la quale si crea un "senso comune" della collettività. compito della sociologia è capire il modo in cui accade, si tratta di un cambiamento importante per la sociologia stessa, perché improvvisamente si scopre l'importanza per la società di fenomeni precedentemente trascurati dall'analisi sociologica, come l'uso del corpo e le forme di comunicazione interpersonale 

→ L'agire quotidiano: Erwing Goffman 

- aspetti sociali dei comportamenti di tutti i giorni →  molto importante da studiare. 


- Erwin Goffman (1922-1982), sviluppa un modello detto drammaturgico 
→ in generale descrive la vita sociale come un palcoscenico, ogni individuo è un attore ed interpreta la propria parte.   


- mette in luce come l'agire umano non sia sempre strumentale, ma di come sia influenzato dal modo in cui il singolo vuole apparire agli altri. 


→ Il caso delle istituzioni totali (pag. 102)

- studiando le istituzioni totali, mette in luce alcune dinamiche sociali mai studiate prima. 

- istituzioni totali: luoghi dove l'individuo risiede e lavora, per un periodo piuttosto lungo, senza poter disporre della libertà personale (caserme, carceri, ospedali). 

- fa ricerche sul campo, nell'ospedale psichiatrico di Washington→ spiega cosa accede realmente in questi luoghi, dato che le perone qui dentro subiscono un processo di degradazione che ne compromette la personalità. Le sue ricerche in campo mostrano come le istituzioni sociali finiscano a  volte per prevaricare sugli individui e imporre loro le proprie esigenze e le proprie regole. 

- cosa è venuto fuori dalla sua ricerca nell'ospedale psichiatrico di Washington? → i manicomi sono luoghi spersonalizzanti in cui ciascuno cerca di sopravvivere in una realtà che lo sovrasta e dove è alto il rischio di perdere se stessi.  

→ L'agire quotidiano: Harold Garfinkel 


- corrente più radicale derivata dall'atteggiamento fenomenologico in sociologia, fondata da Harold Garfinkel (1917-2011) è l'etnometodologia

- studia le banali conversazioni e interazioni quotidiane, con lo scopo di scoprire la quantità di sapere che in esse viene dato per scontato, ma senza il quale queste interazioni non potrebbero essere possibili. 


- in ogni interazione tra due persone è più in non detto del detto → in non detto però deve essere noto ad entrambi gli interlocutori perché l'interazione abbia luogo. Ciò implica che il significato delle situazioni finisce per essere il risultato di un bagaglio molto ampio  di presupposti taciti che color che vi prendono parte danno per scontati, anche se scontati proprio non lo siano. 

- un esempio di ⇧ è l'appartenenza di genere → la maggior parte delle persone pensa di essere  uomo o donna e pensa che sia semplice definire un uomo o una donna. Ma lui fa vedere come persino l'appartenenza di genere sia il frutto di assunzioni tacite e condizionamenti.

- Garfinkel studia da vicino il caso di Agnese, il primo uomo che si sottopone all'operazione per il cambio di sesso (1959). Agnese esternamente aveva tratti femminili, ma i suoi organi genitali erano quelli maschili. Lei cercava di convincere tutti di essere una femmina e questo perché era convinta che i sessi "leciti" fossero solo due. Il fatto di avere ancora organi genitali maschili la frenavano psicologicamente, dato che essi "servivano" a stabilirne il suo sesso. Ecco perché l'operazione. Aveva adottato una logica eterosessuale, le piaceva essere guardata dagli uomini. 

- lui capì che se Agnese era diversa dalle altre per la sua storia, per molti versi si mostrava uguale, dal momento che possedeva una visione della femminilità che dava per scontata. 

Il ritorno della sociologia in Europa 

→ La sociologia e la società postindustriale (pag. 105)

- più ci si avvicina ai giorni nostri più si può notare una rinascita della sociologia europea.

- il pensiero sociologico contemporaneo si sforza di comprendere gli aspetti caratteristici delle società attuali.

- oltre all'industrializzazione c'è stata la deindustrializzazione  riduzione dell'incidenza del lavoro di fabbrica a favore degli impieghi nelle attività dei servizi, che ha condotto al profilarsi di un nuovo tipo di società, chiamata postindustriale  es. informatica.

- vari eventi storici hanno indebolimento globale tra delle barriere erette fra Stato e Stato, conducendo quindi, grazie alla globalizzazione a un ampio "rimescolamento" delle popolazioni e delle culture. Avviene una crisi dei valori, ma che altro non è che una transizione verso una società più articolata e complessa.

→ Alain Touraine 


- Alain Touraine (1925-...) crede che il nuovo modo di produrre in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale è ciò che ha caratterizzato questi ultimi decenni. 

- che cosa produce la società postindustriale?  INFORMAZIONE  un grande flusso di notizie circola da una parte all'altra del mondo, grazie a radio, televisione, web piattaforme satellitari. 


- ⇧ informare NON è comunicare, informazione è la semplice trasmissione di notizie, invece la comunicazione implica uno scambio tra due o più persone in maniera che entrambe possano avvantaggiarsi del messaggio ricevuto. Per comunicare serve una relazione tra i comunicanti. 

-  società industriale  razionalizzazione del lavoro, divisione dei compiti. 

- società postindustriale → personalizzazione e soddisfazione del cliente  si va incontro alle richieste di mercato, privilegiano al lavoro l'informazione, la comunicazione e la soddisfazione dei bisogni.

→ Jürgen Habermas 


- Jurgenn Habermas (1929-...) 
 erede più importante della teoria critica della scuola di Francoforte, benché se ne discosti alquanto e introduca nella sua concezione elementi trattati da altre tradizioni.


- lui dice che in una società vivono persone che sono molto diverse da loro, per cultura, educazione e stile di vita, che possono andare in contrasto. Per lui quindi non è giusto dire che le persone  di una società si riconoscano in un' unica cultura (come credeva Parsons).


- piuttosto lui crede che la condivisione rappresenta un punto di arrivo di uno sforzo collettivo, perciò è importante capire come costruire un terreno comune d'intesa.

- ⇧ crea la teoria dell'agire comunicativo. 

- per risolvere questioni di interesse collettivo si dovrebbe usare il dialogo piuttosto che la violenza, ciò presuppone che tutti i soggetti presi in causa siano interessati al raggiungimento del consenso attraverso la ragione.

- perché le persone dovrebbero voler andare d'accordo?  l'uomo ha un attitudine alla comunicazione. Abbiamo anche il linguaggio e sappiamo come usarlo per interagire con gli altri. 

→ L'agire comunicativo 

- come funziona?  uno o più individui si pongono difronte all'altro e si ascoltano a vicenda, intervenendo a turno per formulare rilievi, obiezioni e critiche. Quello che parla esercita la "pretesa" che le proprie affermazioni siano valide. 

- uno dei primi campi in cui si realizza questa "pretesa" è il livello oggettuale, ovvero l'identificazione delle cose e delle situazioni che ci circondano. 

- se si dice qualcosa non lo si fa per ingannare il prossimo, ma perché si crede che la situazione stia effettivamente nei termini in cui la si ha esposta è il livello soggettivo dell'agire comunicativo. 

- livello intersoggettivo dell'agire comunicativo  individui costruiscono un consenso intorno a norme e regole.

- c'è bisogno di sincerità per un'intesa razionale con gli altri. 

→ Niklas Luhmann (pag. 108)



- mentre Habermas parla di decisione e confronto, Niklas Luhmann (1927-1998) dice che le persone non hanno grande importanza, la soggettività e l'intenzionalità sembrano dare posto al sistema. una realtà costituita da più elementi interdipendenti tra loro che formano un tutt'uno organico. 




- sistema (può essere il singolo o la famiglia) e ambiente (mondo esterno con cui il singolo si relaziona) dipende dal punto di vista dal quale osserviamo i problemi. Indipendentemente dal punto di vista, secondo Luhmann nessun sistema (sociale e non) può essere compreso a prescindere dall'ambiente con cui si relaziona. (se cambia l'ambiente, anche il sistema si deve riadattare).

- sistema e ambiente hanno una relazione di continui scambi e adattamenti continui. 

- autoreferezialità del sistema  quando non c'è più un adattamento reciproco  ci si chiude in se sessi, incapacità di rispondere alle sfide che pone 'ambiente esterno. 

- un sistema che funziona, che reagisce all'ambiente possiede la caratteristica dell'autopoiesi  capacità di sostenersi e di riprodursi. 

 Pierre Bourdieu 



- Pierre Bourdieu (1930-2002) ricorre alla descrizione dei meccanismi che in qualche maniera costringono gli individui ad agire in un modo o nell'altro, anche senza che questi ne siano consapevoli. 

- Bourdieu parla di habitus



 L'Habitus 

- cosa è?  la capacità di intendere istintivamente le regole vigenti e di adattarsi con naturalezza. 

- l'Habitus influisce enormemente sui nostri comportamenti  questo mette a proprio agio alcune persone piuttosto che altre

- si forma con le esperienze. 

- condiziona anche il nostro stile di vita, influisce il modo di consumare. 

RISPOSTE: pag. 109 

1. Perché la nostra attuale società si definisce "postindustriale" ?

1. Perché ci sono stati vari eventi storici che hanno portato la società a cambiare e la sociologia a cambiare il modo in cui studiava la società. 

2. Quali elementi la caratterizzano secondo Touraine ?

2. Le  comunicazioni e le relazioni lavorative differenti. 

3. In che modo l'agire comunicativo può condurre, secondo Habermas, al raggiungimento di un accordo ?

3. Saper comunicare comunicare tra di noi in maniera non violenta è importante per riuscire a raggiungere un punto di incontro. 

4. Che cosa significa "habitus" e da quale autore è stata sviluppata la sua definizione ?

4. Habitus è la capacità di intendere istintivamente le regole vigenti e di adattarsi con naturalezza. La definizione gli è stata data da Pierre Bourdieu. 


Il postmoderno e la globalizzazione 

 La società postmoderna 

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