PEDAGOGIA 4: Illuminismo ed empirismo ( pag. 177 a pag. 183)

Illuminismo ed empirismo

Nuove pratiche educative

→ Una nuova idea della mente umana  

- nel corso del '700 in Europa ebbe luogo un dibattito sui metodi e sui fini dell'educazione e dell'istruzione → ciò determinò il ripensamento di molte delle pratiche sino ad allora impiegate nell'educazione dei figli all'interno delle famiglie e una revisione dell'organizzazione e della gestione delle scuole da parte delle monarchie assolutistiche. 

- diversa concezione delle facoltà cognitive →portarono al ripensamento dei compiti e delle finalità dell'educazione ;

- '700 → nuova idea del funzionamento della mente e  delle capacità di apprendimento;

- le ricerche sull'origine e sullo sviluppo delle idee misero definitivamente in crisi la tradizionale teoria dall'innatismo a quelle più importanti come quella di Dio;

- la migliore conoscenza dei processi mentali portò a individuare l'origine della conoscenza nell'esperienza e nelle capacità sensoriali e intellettive dell'individuo → nasce l'empirismo → per crescere e per svilupparsi bisogna poter conoscere il mondo attraverso l'esperienza;

→ Il contributo degli studi medici 

- per rendere migliore la conoscenza dei processi cognitivi dell'uomo fu importante il contributo della ricerca medica, oltre a quella filosofica; 

- la medicini diede un interiore impulso agli studi sull'uomo, sui meccanismi filosofici e psichici; 


 

- fu chiara la differenza tra adulto e bambino;

- la medicina infantile si concentrava sullo studio degli infanti, la psicologia cominciava a considerare il bambino come una tabula rasa (privo di idee innate).


→ Tutelare la salute dei bambini

- nuovi orizzonti all'educazione grazie a questa moderna concezione dell'uomo (es. il neonato viene al mondo come tabula rasa, ha bisogno di imparare come si interagisce con i suoi simili)

- infanzia = fase della vita da destinare all'apprendimento e tappa fondamentale nello sviluppo di un individuo → necessario che cresca sano e libero di integrarsi nella società ;

- la tutela della salute dei bambini costituiva la miglior garanzia per la loro sopravvivenza oltre che il fondamento di ogni educazione 

→ L'educazione intellettuale 

- era da decenni che si cercavano nuovi aggiornamenti dei metodi di insegnamento e dei programmi scolastici → dibattito molto acceso perché la scelta delle materie e dei metodi didattici era in base all'idea del cittadino che volevano ne uscisse dalle scuole → riflessione sull'educazione intellettuale / scientifica suscitò interesse;

- educazione intellettuale = i contenuti specifici dell'istruzione; 

- gerarchie ecclesiastiche (come nel '500) all'interno dei collegi non stante le lamentele → i professori dunque si limitavano ad adottare il modello didattico tradizionale → non c'era una formazione specifica e questo non era d'aiuto per gli studenti.

→ Il latino materia obbligatoria 

- ricchi studiavano a casa, classi più umili frequentavano scuole affollatissime;

- si cominciò ad utilizzare la lingua volgare nella prima alfabetizzazione;

- molti insegnanti continuarono a impiegare il latino per insegnare la scrittura, anche ai primi dell'800 → cosa impossibile per molti bambini che parlavano solo dialetto;

- nell'istruzione secondaria il latino era la materia più importante oltre che la lingua di comunicazione per eccellenza;

- discipline umanistiche più importanti delle scienze 

- Isaac Newton (1642-1727), le cui idee andavano in contrasto con le quelle fisiche e cosmologiche dell'epoca, non veniva studiato 


Risposte: pag. 180 

1. Quali fattori aprirono la strada alle moderne teorie pedagogiche?

1. La diversa concezione delle facoltà cognitive.

2. Quali concezioni entrarono in crisi e quali si affermarono?

2.

3. Quali riforme interessarono il metodo di insegnamento? 

3.


Locke e la società inglese tra Seicento e Settecento 

→ Vita e opere 



- John Locke (1632-1704), a lui vanno i meriti per aver anticipato l'immagine dell'infanzia;

- fu uno degli iniziatori del pensiero dei Lumi (illuminismo) e teorico della filosofia politica liberale. 



→ Esperienza, utilità e tolleranza 

- Era empirista, negò l'esistenza di idee innate, affermando che ci sono solo quelle date dall'esperienza sensibile;

- sotto l'effetto pedagogico l'empirismo lockiano aveva importanti conseguenze →se non esistono idee innate i bambini nascono privi di qualunque conoscenza →Locke recuperò la pedagogia dell'abitudine = è importante avviare presto i bambini alle giuste esperienze per far sì che le facciano proprie;

- la volontà dell'uomo non è né buona né cattiva;

- la ragione non si usa più per arrivare a Dio → il bene morale divien l'utile, ciò che è giusto per il singolo e necessario per la collettività 

- sostenne la libertà di pensiero e il valore primario della coscienza dell'individuo; 

- felicità mondana = obbiettivo dell'educazione;

→ I contenuti dei pensieri sull'educazione 

- 1693 → pubblica una raccolta di "pensieri sull'educazione"→ rappresentò un ineludibile punto di riferimento ;

-  pieno di critiche all'educazione → inutile greco e latino, inefficaci i metodi grammaticali nell'insegnamento delle lingue, estraneità dei contenuti scolastici rispetto alla realtà delle cose e la scarsa qualità dei docenti. 

- egli voleva → l'ampliamento dell'insegnamento della lingua nazionale e del francese, conoscenza della geografia e delle discipline matematiche e fisiche, una salda formazione etica e attività pratiche come il giardinaggio.  

- credeva nella formazione di salde abitudini sin dai primi anni di vita;

- lui mise a punto l'avanzato progetto di un'educazione moderna, ma solo ai figli della gentry (→ piccola aristocrazia terriera) e della borghesia. 


Risposte: pag. 183

1. Quale era la posizione di Locke sulla teoria delle idee innate? 

1. Non credeva alle idee innate (perché empirista), ma credeva che esse si generassero solo grazie all'esperienza.

2. Quali sono i contenuti principali dei pensieri sull'educazione?

2.  Critiche all'educazione dell'epoca e suggerimenti su come migliorare l'educazione del singolo. 

3. A quali classi sociali era destinato il progetto educativo di Locke?

3. Alla borghesia e alla piccola aristocrazia. 


La formazione del GENTLEMAN

→ Formare il carattere 

- evoluzione politica inglese fu lo sfondo su cui si collocò la pedagogia di Locke; 

- ceti mercantili e borghesi fondavano il nuovo motore dell'economia e della politica → fondato su intraprendenza e capacità personali ;

- educava i loro figli con l'idea di farli diventare dei gentlemen → acquisendo saldi abitudini morali che consentono al giovane di sapersi comportare correttamente nella società; 

- educazione alla saggezza → importantissima per l'istruzione ;

- famiglia più importante della scuola perché in casa si imparano le virtù morali;



- credeva che il bambino dovesse fare esperienze dirette, che dovesse fare movimento;

- padre e/o precettore dovevano dare il buon esempio; 

- NO punizioni fisiche → solo lodi o rimproveri 



→ Una pedagogia pragmatica 

- per lui molto importanti la lingua materna e le lingue moderne, discipline scientifiche e morali;

- azione del precettore: discreta, paziente, persuasiva, ragionevole, rispettosa verso la personalità e gli interessi dell'educato;

- educa anche i bambini poveri → suggerì l'apertura delle scuole di lavoro presso delle Chiese.


Risposte pag. 184 

1. Qual è il fine dell'educazione secondo Locke?

1. Quello di formare dei gentlemen, quindi far acquisire salde abitudini morali che consentono ai giovani di sapersi comportare correttamente. 

2. A chi spettava il compito di insegnare le virtù morali?

2. Questo compito spettava al padre e/o al buon precettore.

3. Qual era l'educazione di Locke sull'istruzione dei ceti popolari?

3. Insegnava la lingua materna e le lingue moderne, le discipline scientifiche e morali.

-

Commenti

Post popolari in questo blog

PEDAGOGIA 8: L'educazione tra rivoluzione francese e napoleone (da pag. 223 a pag. 230)

ANTROPOLOGIA 2: Geni, lingue e culture ( da pag. 77 a pag. 88)