PEDAGOGIA 1: L' educazione nell'Europa cattolica tra Seicento e Settecento (pag. 114 - 122)
Riforma protestante e Riforma cattolica
→ Una società profondamente religiosa
- tra Umanesimo e Rinascimento
- le incertezze e le inquietudini degli intellettuali non erano penetrate nel popolo, che piuttosto manifestava la sua fede, particolarmente nelle campagne, con una devozione semplice, spesso intrisa di superstizioni
- prima metà del cinquecento l'Europa fu percorsa da movimenti che miravano a moralizzare la cristianità,
→ Il concilio di Trento
- la spaccatura interna alla cristianità si era ormai consumata.
- 1563 → conclusione del concilio di Trento, con l'approvazione di una serie di decreti disciplinari, che riaffermarono la verità della fede cattolica, ristabilendo la saldezza della dottrina
- il concilio di Trento stabilisce che è necessario che gli umani devono fare del bene → nascita dell' azione educativa esercitata dalla Chiesa postridentina.
I gesuiti: la nascita dell'ordine
→ Nuovi ordini religiosi
- durante la riforma cattolica → nuovi ordini religiosi → orientati all'educazione
- il più conosciuto → La compagnia di Gesù, ovvero i gesuiti.
→ Una congregazione votata all'insegnamento
- Compagnia di Gesù → congregazione insegnante per eccellenza, fondata da Ignazio di Loyola.
- lo scopo originale era la "cattolicizzazione" del mondo
- caratteristiche dei gesuiti: mobilità e profonda cultura
- apertura dei collegi
- per prendere buoni voti occorreva aver studiato filosofia, teologia e un terzo ramo del sapere e avere una piena maturità del carattere, formata attraverso un lungo e complesso tirocinio di preghiera, riflessione e impegno personale.
- questi collegi dopo varie pressioni accettarono anche giovani laici aristocratici.
La Ratio studiorum
→ Un modello di riferimento
- i gesuiti fecero delle sperimentazioni per capire quale programma scolastico fosse il migliore.
- 1599 → giunsero alla conclusione che nella Ratio studiorum trovarono il modello definitivo di studi
- la Ratio era vista come una legge scolastica, che disciplinava le centinaia di collegi gesuitici, dotandoli di un paio di studi e di regole identici.
- il collegio era per così dire una scuola transnazionale: l'unica lingua era il latino.
- ogni collegio era diretto da un rettore.
- la struttura scolastica era piramidale.
→ I tre corsi
- la Ratio studiorum prevedeva norme comuni per i professori e norme specifiche, a seconda della materia di insegnamento.
- gli scolari erano distinti tra esterni e scolastici.
- la Ratio prevedeva tre corsi successivi, umanistico, filosofico e teologico:
◾ corso umanistico: iniziava tra i dieci e i dodici anni → tre anni di grammatica, uno di umanità e uno di retorica.
◾ triennio filosofico: studiavano la logica e la fisica aristoteliche, la cosmologia e la matematica euclidea, la metafisica, l'etica, la psicologia filosofica.
◾ quinquennio teologico: corso universitario riservato a chi voleva entrare nell'ordine e prevedeva lo studio delle Sacre Scritture, dell'ebraico, della teologia morale e dogmatica.
- Il curricolo dei gesuiti non era a base rigidamente confessionale
- gli ideali pedagogici umanistici erano presenti nel corso degli studi che i gesuiti avevano in parte mutato dall'esperienza delle scuole dei Fratelli della Vita Comune aperte nei Paesi Bassi, in Germania e Polonia.
Le novità didattiche
- tra le novità, i gesuiti introdussero nella Ratio studiorum vi furono:
1. divisione degli alunni in classi a seconda dell'età, ciò favorì il mantenimento della disciplina e l'adozione di una didattica uniforme;
2. attenzione dedicata alla gradualità dell'insegnamento e alle inclinazioni e disposizioni personali dei singoli allievi;
3. la presenza di un solo docente in ogni classe, che insegnava tutte le materie;
4. l'introduzione di esami per il passaggio da un livello superiore;
5. la regolamentazione di premi e di punizioni per stimolare gli alunni;
6. l'obbligo dell'uso parlato della lingua latina;
7. l'addestramento della memoria e delle capacità logiche e oratorie, grazie anche alle ripetizioni, alla composizione scritta e alla discussione pubblica;
8. l'allenamento a superare la timidezza, a padroneggiare il latino, a controllare la postura e i movimenti del corpo grazie alla partecipazione a messe in scena teatrali pubbliche;
9. l'esercizio della pietà e della carità.
Altre Rationes
→ I somaschi
- la Ratio studiorum divenne il modello per altri ordini.
- questi ultimi si diversificarono dalla Compagnia di Gesù non tanto per i contenuti culturali e per la proposta pedagogica, dato che si rifacevano fondamentalmente al codice gesuitico, quanto per la scelta dei destinatari.
- più vicino ai gesuiti furono i somaschi, fondati con l'iniziale scopo di provvedere all'istruzione di bambini orfani e poveri.
- fondatore → Girolamo Miani (1486-1537) avviò varie iniziative assistenziali ed educative, che puntavano anche al rafforzamento fisico dei bambini per sottrarli dalle malattie.
- fondarono collegi-convitti nelle piccole città per le persone di media borghesia.
→ Gli scolopi
- si aprirono all'insegnamento dei ceti più alti
- 1630 → fu istituto il Collegio Nazareno → per entrare contava il merito e non la raccomandazione.
- divenne poi un collegio a pagamento e divenne simile ai seminaria nobilium dei gesuiti con insegnamenti quali scherma, ballo, equitazione, disegno, ecc.
- nel Settecento aprirono diversi altri collegi per piccoli nobili, mercanti, artigiani.
- si dotarono di una propria Ratio studiorum (1692-1694).
→ I barnabiti
- origini milanesi, rappresentarono una piccola congregazione dedita alla predicazione della Parola di Dio e alle missioni popolari in linea con l'impegno evangelizzatore post riformistico.
- 1605 → accettarono di aprire una scuola cui fecero seguito altri istituti.
- 1666 → elaborarono una loro Ratio.
- era una scuola più attenta alla concretezza e agli sviluppi tecnico-scientifici.
- erano contro le punizioni culturali.
- aprirono scuole per allievi di modesta e media condizione.
RISPOSTE: pag.122
1. Quali sono le differenze trai somaschi, i barnabiti e i gesuiti?
1. Differenze nell'istruzione, nel metodo di istruzione e nella scelta delle persone a cui insegnare.
2. Che cos'è il collegio Nazareno e da quale ordine fu istituito?
2. Fu istituito dagli scolopi
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