ANTROPOLOGIA 1: Lévi- Strauss: natura e cultura (pag. 55-63)

 Lévi - Strauss: natura e cultura 

→ L'importanza della linguistica "strutturale"




antropologo del XX sec. Claude Lévi- Strauss (1908-2009) → fa conoscere l'antropologia al grande pubblico 



- conobbe la linguistica strutturale negli Stati Uniti negli anni '40

- esponente più rappresentativo è Roman Jakobson (1896-1982)

- nella linguistica strutturale → la lingua è un sistema di segni che non sono le parole in quanto tali, ma le unità fonetiche che le compongono → da sole non hanno significato, accostate ad altri fonemi sì.

- linguistica STRUTTURALE perché è una struttura 

→ la cultura, ovvero tutto ciò che non è natura 

- la cultura, come il linguaggio, è composta da una serie di elementi che danno origine a significati di volta in volta diversi. 

- la cultura si compone di un numero limitato di segni, che possono dare luogo a un numero finito, ma elevato, di combinazioni. 

- Strauss unico antropologo francese ad aver parlato di "cultura" → per lui la cultura è tutto ciò che è fatto dagli esseri umani e che costituisce il mondo entro il quale essi vivono normalmente 

→ la comparsa del linguaggio e la proibizione dell'incesto

- "passaggio dalla natura alla cultura" → lui colloca questo passaggio nello stesso periodo della comparsa del linguaggio e con la proibizione dell'incesto 

- proibizione dell'incesto → è un fatto naturale (appartiene alla natura umana) e culturale → è il passaggio dalla natura alla cultura. 

→ società "calde" e "fredde"

- calde = come Europa, Cina, India, ecc... utilizzano, per poter funzionare, delle forme di disparità sociale → gerarchie, disuguaglianze = conflitti e tensioni 

- fredde = quelle "primitive", tendono a mantenersi nel loro stato iniziale → sembrano senza progresso 


Risposte: pag. 57 

1. Che legame c'è tra lo strutturalismo linguistico e le teorie di Strauss? 

1. Lui paragona lo strutturalismo linguistico alla cultura e ne ricava due idee

2. Perché per Strauss l'incesto costituisce un elemento determinante nel passaggio dalla natura alla cultura?

2.


Nuove idee nel dibattito sulla cultura 

→ Herbert R. Hoggart e gli "studi culturali" 




(1918-2014)

sociologo studioso della cultura popolare inglese 



- Hoggart e il suo gruppo di ricercatori interpretavano la realtà sociale di allora→ problemi legati: differenze etniche, al colore della pelle, alle disuguaglianze sociali e sulle discussioni sul genere e l'identità sessuale

                           ↓

    per discutere di ciò = riprendono il concetto di antropologico di cultura 

→ La cultura come discorso 

- cultura → riferitasi ad una singola comunità o ad un'intera comunità.

- negli anni '60 e '70 la cultura viene vista come un'arena, un luogo di incontro-scontro → luogo di dibattito per l'affermazione di idee e diritti. 

- cultura era ciò che i gruppi dicevano di se stessi o gli altri dicevano di loro → la cultura si imposta come "discorsi" che si incontrano o scontrano in uno spazio sociale dove ognuno cerca di imporre il proprio punto di vista. 

→ La nozione di agency e di "soggettività"

- agency → agentività 

- la nozione di agency sintetizza la capacità che gli individui hanno di dare significato a eventi e rappresentazioni, accogliendoli o rifiutandoli per adattarsi o resistere a loro  rispetto a tali eventi essi promuovono una propria forma di soggettività. 

- gli individui così elaborano una consapevolezza o una idea di se stessi

L' "interpretazione della cultura" secondo Geertz

→ Il dibattito sulla cultura e l'antropologia simbolica 

- antropologia simbolica è una svolta nella discussione sul concetto di cultura.

              ↓

  tendenza che dava particolare rilievo ai "significati"

- antropologo si interessa al modo in cui gli esseri umani all'interno della propria società comunicano producendo dei "significati" nelle relazioni sociali, politiche, emotive, ecc...

                                             ॥

   si interessano sul COME i significati sono costruiti nell'interazione sociale 

→ Il "circolo ermeneutico" di Clifford Geertz 

- antropologia simbolica  soprattutto negli Stati Uniti  c'è: 




1926-2006 

esponente di primo piano dell'antropologia simbolica






- ha concepito il lavoro dell'antropologo come una continua interpretazione di ciò che dicono e pensano i suoi interlocutori  circolo ermeneutico = domande e risposte tra essi. 

- l'antropologo deve cercare di non far fraintendere i significati che gli altri attribuiscono alla propria vita quando cerchiamo di tradurli in immagini comprensibili  processo comunicativo  

→ "Mobilità dei simboli" e "incontro tra simboli"

- teoria della cultura di Geertz → per lui è un insieme di simboli, variabili e mutabili, che prendono vita nello scambio comunicativo.  

- variazione e incontro tra simboli sono l'origine del mutamento culturale 

L'antropologia della contemporaneità 

→ Le "reti" della comunicazione 

- anni '80-'90  nuovi antropologi credono che la cultura sia troppo irrigidita nelle differenze.

- anni '70-'80  migrazione e diffusione dei media  misero in contatto culture prima distanti. 

→ Il concetto di cultura nel linguaggio comune 

- la parola "cultura" usata molto più di prima nel linguaggio quotidiano e usata per indicare una mentalità, una moda, i gusti, ecc.. dando a questo termine una consistenza.

- termine definito "buono per tutte le occasioni"

→ Quali alternative al concetto di cultura?

- antropologi credono che stiano utilizzando il termine in modo non adeguato.

- antropologi continuano ad usare il termine "cultura" e "culturale".

- rinnovazione dei metodi di ricerca e terminologie 

- rinnovamento è stato necessario per descrivere e comprendere le nuove realtà del mondo attuale 

→ Dalla "cultura" al "culturale" : Arjun Appadurai 

- Arjum Appadurai 



1949-...

- ha combattuto per conservare il concetto di cultura






- crede che il termine cultura dovrebbe venire usato nella forma di aggettivo.

- ha inventato: 1. etno-rama, medio-rama e ideo-rama  per descrivere la realtà odierna 

→ Marc Augè e la "surmodernità"

- Marc Augè 




1935-....

- antropologo francese 






- parla della "surmodernità"  con questo termine allude ad una modernità in eccesso, vuole indicare tre fenomeni del nostro tempo: 

1. accelerazione della storia

2. restringimento dello spazio 

3. individualizzazione dei destini 

a. troppi eventi di cui siamo informati quotidianamente che rende la storia poco pensabile;

b. eccesso di immagini che tendono a ridurre a noi lo spazio del mondo;

c. una quantità tale di riferimenti che si traduce in una solitudine dell'individuo 

→ Un mondo in trasformazione (pag. 63)

- Europa e Nord America  stanno vivendo cambiamenti improvvisi  religioni sostituite o affiancate da un'altra religione, contatto con stranieri e quindi nuove idee e incomprensioni. 

- disorientamento degli individui 

- nella prospettiva di Aujè l'antropologia si presenta come una chiave di interpretazione del nostro mondo contemporaneo attraverso l'esperienza altrui mantiene la sua vocazione di "studio del genere umano"

RISPOSTE: pag. 62 

1. Quale nuova idea di cultura si affermò in Gran Bretagna durante gli anni Sessanta?

1.

2. Qual è il compito dell'antropologia culturale secondo Geertz?

2.

3. A che cosa alludono le tre espressioni coniate da Appadurai "etno-rama", "medio-rama" e "ideo-rama"? 

3. Etno-rama  sono i nuovi "paesaggi" umani che si creano grazie allo spostamento di popolazioni nelle varie parti del mondo. 

Medio-rama le immagini che si vedono sui mass-media di persone appartenenti ad un luogo che si trovano in tutt'altro luogo. 

Ideo-rama viaggi (fisici o virtuali) che permettono di scontrarsi con nuove tradizioni e culture per darne origine a nuove. 


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